La Sicilia è il palcoscenico più complesso dove esercitare qualsiasi professione. Un terreno fertile di abilissimi lavoratori che si trovano ogni giorno a combattere con le difficoltà che la nostra bellissima regione purtroppo palesa.
Nonostante ciò solo le eccellenze riescono ad allargare gli orizzonti dell’isola e cavalcare l’onda del successo.
E partendo da questo presupposto, ho avuto il piacere di intervistare un artigiano della bellezza, una donna che conosco da decenni che oltre ad essere un’amica è una competente e stimata professionista nel mondo dello spettacolo, la make-up artist Moira Vinciguerra.
Come e quando hai capito che il mondo del make-up sarebbe stata la tua strada? C’è stato un momento particolare?
Ho conosciuto una donna Maria Popolare, la quale si occupava da anni per lavoro di estetica per le più grandi aziende d’Europa.
È nata una bellissima amicizia. Io all’epoca studiavo per la mia laurea in Lettere Moderne e spesso sottolineava il fatto che secondo lei ancora non avevo davvero capito quale fosse la mia strada, che restavo nascosta in un angolo e che non avevo spiccato il volo.
Un giorno mi propose di creare un look completo (trucco, parrucco, accessori, abbigliamento ecc) su una modella all’interno di una boutique, solo dopo, riguardando gli scatti di quello che avevo realizzato mi resi conto di ciò che voleva dirmi con le sue parole. Di questo gliene sarò sempre grata!
Partecipai in seguito come truccatrice sul set per la realizzazione di un corto.
Mi accorsi che in maniera del tutto naturale e senza alcun corso o qualifica riuscivo ad esprimere la mia arte.
Tramite Maria conobbi la direttrice della Laura Lanza Academy, ovvero Laura Lanza, docente trentennale, professionista, mamma e donna stupenda e con essa tutto il suo splendido team e famiglia, con cui tutt’oggi collaboro con corsi di formazione come docente, e che ringrazierò sempre per aver creduto in me ed avermi dato i giusti strumenti e supporti per poter crescere in questo settore.
Laura Lanza fu tra le prime a notare le mie propensioni naturali e mi offrì la possibilità di partecipare ad un Master Sposa e stilismo con la Ten Image Professional Barcellona per mettermi alla prova ed avere conferma che la strada che stavo per intraprendere fosse giusta, e così fu!
Dopo il master naturalmente cominciai a capire che avrei dovuto investire bene sul mio futuro, con scelte accurate. Dopo varie indagini nel settore scelsi di iscrivermi all’Accademia Nazionale del Cinema a Bologna , (grazie al sostegno ed i sacrifici di mia madre che per prima ha creduto in me), per poter avere la qualifica Nazionale e dare una svolta significativa al mio percorso professionale.
A Bologna, in Accademia ricordo ancora il mio primo giorno, l’ansia, la paura di aver sbagliato percorso. Paure che sono state sfatate alla seconda lezione quando conobbi gli splendidi professionisti, nonché i miei docenti, che da subito mi hanno motivata e sostenuta in questo percorso.
Naturalmente nel frattempo ho cercato di incrementare il mio curriculum con esperienze e corsi: onicotecnica, master in visagismo ed applicazione endodermica degli acidi. Fu in questo stesso periodo che conobbi Vincenza Mignacca, direttrice dell’Associazione della Bellezza Vanity, con cui attualmente collaboro, la quale mi ha permesso fin oggi di partecipare ad eventi Nazionali, sfilate di Alta Moda ecc credendo nelle mie capacità e stimolandomi a crescere sempre.
A Settembre saremo al Fashion Week Show di Milano, con le mie allieve. Questo per me è un sogno che si sta realizzando!
Chi è la tua icona beauty?
In realtà non seguo icone, più che altro essendo una studiosa ed appassionata d’arte mi limito ad osservare le armonie della singola persona, i suoi colori, le sue espressioni e caratteristiche.
Il viso per me è una tela, ma ogni tela è diversa e racconta una storia, delle emozioni, che io cerco di interpretare e di mettere in evidenza con i miei amati pennelli, rispettando la personalità di ogni individuo.
Cosa ti porti dentro dalla tua esperienza accademica?
L’arte, la passione in ogni sua forma, e tanta tanta umiltà che non credevo di trovare in dei professionisti del calibro dei miei docenti.
Ci tengo infatti a ringraziare Laura Borzelli, Gabriella Trani, Luigi Rocchetti e Maurizio Nardi, per avermi insegnato che con la passione, l’arte, l’umiltà e la determinazione si possono realizzare grandi cose.
Per te social network e web quanto contano e quanto invece le relazioni “reali”?
Come in tutte le cose penso ci voglia il giusto equilibrio e misura. L’avvento del Web sicuramente ha portato notevoli cambiamenti ed ha aumentato di molto le possibilità di pubblicizzazione, visualizzazione. Il problema penso stia nel fatto che non ci sia una selezione dei contenuti. Non si punta a mostrare la qualità ma il focus è messo sul “mostrare e mostrarsi”.
Il web così come i social network se usati con sapienza e con criterio possono diventare dell’enormi armi di aiuto per i professionisti, artisti. Sono più favorevole a mettere tutto nelle mani di professionisti che sappiano curare la qualità dei contenuti da pubblicare.
Riguardo alle relazioni reali io le prediligo su tutto naturalmente, anche perché nello specifico il mio è un lavoro a stretto contatto con le persone, quindi direi che per me è fondamentale, anche perché ho la necessità di attingere il più possibile alla loro personalità per poter poi riuscire a mostrare attraverso il make-up la loro essenza, le loro qualità, in modo che possano vedersi nell’interezza della loro bellezza.
Sempre più spesso vi è un abuso dei filtri e di vere e proprie alterazioni del viso: le donne non si accettano più per quello che sono o semplicemente vi è una ricerca spasmodica della perfezione?
Penso che oggi più che mai ci sia un vero e proprio “trauma dell’invecchiamento”, credo che tutto si riconduca al desiderio di voler essere eterni ed eterei. Purtroppo non è un problema che pervade l’universo femminile ma anzi oggi maggiormente quello maschile.
Studiando make-up cinematografico mi sono resa conto come ci sia oggi un’invasione culturale prorompente che tende all’artificio. Eppure se guardiamo un film ciò che resta impercettibile rimane il trucco, “c’è , ma non si vede!”, allora mi domando e domando a tutte le donne che inseguono i loro modelli e canoni di bellezza: se cercate di emulare le bellezze cinematografiche che però vengono proposte con dei trucchi quasi impercettibili, nonostante le ore in sala trucco, nonostante le foto che ci mostrano i prima e dopo quasi irriconoscibili, perché tendete al make-up estremo? Se il trucco si vede, se è percepibile da metri di distanza, dove sta l’inganno? Dov’è la magia?
Il trucco nasce come ausilio, appunto come una magia che c’è ma non si vede ed è quello che fa la differenza per un vero professionista.
Oggi purtroppo più che mai assistiamo all’eccessiva influenza delle tendenze che non sempre apportano miglioramenti.
Si è persa totalmente di vista che la vera bellezza sta nell’unicità di ogni individuo. Non riesco a capire che gusto si provi nell’omologarsi.
Se io sono Moira non sono Angelina Jolie, siamo due persone diverse e di diversa bellezza, perché dovrei sentire il bisogno di sembrare un’altra donna? Perché dovrei rubarle la sua identità? Le sue caratteristiche?
Riguardo all’uso estremo dei filtri e di alterazioni, ci tengo a precisare, i filtri, le luci, le saturazioni, la post produzione fotografica, sono una cosa, le applicazioni utilizzate da mani incompetenti dove anziché migliorare qualche piccolo errore, discromia, un brufolo, un piccolo inestetismo manifestatosi quel giorno, alterano e stravolgono completamente il volto cambiandone addirittura i connotati è un altro discorso.
Durante gli anni naturalmente ho collaborato con diversi fotografi, lì ho capito l’importanza ed il valore di saper scegliere con accuratezza ed estrema attenzione un team di professionisti che rispettino e rispecchino i tuoi ideali di arte, bellezza e professionalità.
Quante volte sono rimasta delusa, arrabbiata perché dopo tanto lavoro fatto determinati fotografi si sentivano in diritto di modificare artificialmente il mio trucco, o cancellandolo del tutto o stravolgendolo.
Questa è una delle tante parentesi tristi di questo settore, il rispetto del lavoro altrui, la sana collaborazione.
Per mia grande fortuna, quando partecipai al backstage per la realizzazione di un corto, conobbi diversi professionisti tra cui Paolo Conti, regista, fotografo, videomaker, un grande artista con cui collaboro tutt’oggi.
La mia scelta è caduta su di lui in quanto purtroppo in una società come quella di oggi in cui tutti si improvvisano artisti, e professionisti, il rischio di incappare in persone inesperte e incompetenti in realtà è molto alto; nel make-up soprattutto, dove con l’avvento di applicazioni atte ad artefare e a emulare la bellezza iconica di massa, anche la scelta di uno staff professionale con cui collaborare diventa difficile. Dopo averne conosciuti tanti, ho scelto di collaborare con Paolo in quanto abbracciamo la stessa ideologia di professionalità. È riuscito a rispettare con la sua arte e la sua esperienza il mio lavoro, esaltandolo senza artifici, ritocchi plastici, ma donando respiro, poesia ed eleganza che ogni ritratto fotografico deve avere, abbandonando i cliché di omologazione da web, ma riscoprendo la naturalezza dell’armonia dei volti così come le opere d’arte ci raccontano.
Cos’è per te la perfezione?
Ogni essere umano è un individuo perfetto, proprio perché presenta delle caratteristiche uniche. la perfezione per me è l’unicità!
Il tuo sogno nel cassetto?
I sogni sono tanti. Già esser riuscita a realizzarne alcuni in così poco tempo per me è già tanto e per molti di questi non smetterò mai di ringraziare mia madre per il costante sostegno, sia morale che economico e la mia nonnina che è stata ed è la mia ancora di forza sin da piccola.
Mi piacerebbe, attraverso il mio lavoro, poter educare alla vera bellezza, all’esaltazione della singola personalità, all’unicità dell’individuo.
Sogno di poter portare in Sicilia la cultura del make-up come semplice abbellimento dell’esaltazione naturale.
Vorrei che i colori della nostra terra siano da stimolo a realizzare trucchi che rispecchino la naturalezza e non l’artificio e che si possa abbandonare questo triste avvento dell’emulazione della bellezza delle star del momento, puntando l’accento invece sulla valorizzazione della propria bellezza, unica ed inimitabile.
Riguardo il tuo lavoro, qual è la lezione più importante che hai imparato? Un consiglio che vorresti dare a chi come te sta cercando di inseguire il suo sogno?
Questo settore è piuttosto ostico ed insidioso, soprattutto per noi Siciliani. Non nascondo che gli ostacoli e le difficoltà non siano tante.
Dalla mia ancora acerba esperienza, posso solo consigliare a chi dentro sente ardere la fiamma per l’arte del make-up di non soffermarsi o farsi abbindolare dai titoli o venditori di fumo.
Studiare, leggere, documentarsi continuamente, ma soprattutto per chi ancora deve iniziare, scegliere di affidarsi a delle persone, gli inseganti, che davvero hanno la missione di condividere tutto il loro sapere e la loro esperienza, piuttosto che seguire le scuole, accademie, corsi scelti sulla base dei like, tendenze di massa ecc.
Il cuore di una vera formazione sono i docenti, ed è loro che dovete scegliere con cura, non i pacchetti, le promo, i regali all inclusive.
Perché a corso finito vi assicuro che vi resterà solamente quello che vi hanno donato, ed un docente che non sa trasmettere, regalare le proprie esperienze, nonostante i marchi, i titoli e la fama, vi lascerà con un pugno di mosche in mano, malgrado gli ingenti costi che avete sostenuto. Ormai il pezzo di carta lo potete avere da chiunque, quindi sappiate conoscere e scegliere chi sarà a guidarvi.